“..e non la chiamate fissità, quella dove sono riuniti il passato ed il futuro.”
(Thomas S. Eliot )
LE 5 W + 1 ( H ) DELLA MEDIAZIONE FAMILIARE
Parlando con amici, conoscenti ed alcuni professionisti ho notato che c’è un pò di confusione che ruota intorno al mondo della mediazione familiare.
Mi auguro di aiutarvi, con questo articolo, a fare un po’ di luce e chiarezza.
WHAT. Che cos’è la mediazione familiare?
La mediazione familiare è un percorso che offre uno spazio ed un tempo per pensare alla riorganizzazione dei legami familiari, in vista o in seguito alla rottura di un legame di coppia a qualsiasi titolo costituito.
I temi degli incontri possono riguardare tutte le questioni: la gestione e la cura dei figli, ovvero la definizione di un calendario settimanale, delle vacanze, la definizione di scelte di natura educativa e scolastica, fino ad arrivare agli aspetti di natura economica e patrimoniale, quali la definizione della somma di contribuzione economica per il mantenimento dei figli, l’assegnazione della casa coniugale, la divisione di beni mobili o immobili, la gestione dei risparmi.
Saranno i genitori a scegliere l’oggetto della mediazione familiare: essa può essere parziale o totale, ovvero i genitori hanno la possibilità di decidere se affrontare ogni tematica insieme al mediatore familiare oppure circoscrivere il percorso solo ad alcune questioni ed affrontarne altre con l’assistenza di un legale.
E’ un procedimento:
- volontario: è fondamentale la libertà di autodeterminazione, le parti sono libere di scegliere consapevolmente se intraprenderlo o meno; allo stesso modo possono decidere di interromperlo in qualsiasi momento;
- riservato e confidenziale: il mediatore familiare è obbligato a non diffondere le informazioni che emergono durante gli incontri a nessun’altra persona o ente, salvo che siano le parti a prestare il loro consenso alla divulgazione oppure nei casi in cui il professionista riconosca un alto rischio di un grave danno ad un minore o un adulto;
- neutrale ed imparziale: il percorso di mediazione familiare non intende trovare un colpevole ed una vittima, un buono ed un cattivo, un vincitore ed un vinto. Il mediatore aiuta ed accompagna la coppia alla ricerca di un terreno comune, favorendo un clima di cooperazione dove i genitori possano sperimentare la collaborazione per raggiungere accordi concreti rispettosi dei bisogni e delle esigenze della famiglia;
- autonomo dal processo giudiziario: la mediazione familiare si svolge al di fuori del contesto giudiziario. Occorre ricordare che comunque non sostituisce la consulenza legale ed i due percorsi possono svolgersi parallelamente.
WHO. Chi sono gli attori della mediazione familiare?
La mediazione familiare è indirizzata a:
– coppie sposate che hanno deciso di separarsi o coppie che sono già in fase di separazione (vi è una causa di separazione pendente dinanzi al Tribunale competente);
– coppie già separate che vogliono rivedere gli accordi di separazione in vista del divorzio;
– coppie divorziate che vogliono rivedere gli accordi precedentemente presi;
– coppie conviventi che hanno deciso di porre fine alla loro relazione di coppia ed intendono definire la nuova organizzazione familiare e trovare degli accordi per il benessere dei figli.
Il mediatore familiare, invece, può essere definito come un “traghettatore” che ascolta, sostiene ed accompagna la coppia, incontro dopo incontro, ad attraversare il conflitto ed a trovare accordi concreti personalizzati che sono negoziati direttamente dai genitori stessi e che soddisfino i bisogni e gli interessi della famiglia.
E’ una figura professionale imparziale ed equidistante che, a seguito di una laurea magistrale nelle aree umanistiche, ha acquisito specifiche competenze teoriche e metodologiche in un Istituto Universitario o Centro di formazione riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione.
WHEN. Quando è possibile avviare un percorso di mediazione familiare?
Quando una coppia ha bisogno di un sostegno ed di un aiuto nel trovare accordi per definire un nuovo e futuro assesto familiare che rispecchi e rispetti i naturali ed inevitabili cambiamenti di vita che scaturiscono in vista o in seguito alla rottura di una relazione.
WHERE. Dove si svolge?
Gli incontri hanno luogo presso lo studio del mediatore familiare. Si tratta di uno spazio neutro, informale, riservato, accogliente e piacevole.
WHY. Perchè decidere di intraprendere un percorso di mediazione familiare?
La mediazione familiare offre:
– uno spazio neutrale ed un tempo specifico per affrontare e riflettere sui sentimenti e bisogni di tutti componenti della famiglia,
– un aiuto imparziale ed equilibrato rivolto indistintamente ad entrambi i genitori,
– la possibilità di discutere dei punti di vista, riguardo ad ogni aspetto coinvolto in una separazione, di tutti gli interessati, compresi i figli,
– la possibilità di spiegare in prima persona all’altro le rispettive esigenze e necessità,
– la possibilità di negoziare direttamente insieme all’altro,
– un aiuto alla coppia ad elaborare progetti genitoriali,
– la possibilità di riscoprire nuove risorse e competenze personali e comuni,
– la possibilità di ristabilire una comunicazione costruttiva ed efficace,
– un professionista che non esprime giudizi e non impone la sua personale visione e direzione ma accompagna ed assiste le parti nell’esame di tutte le possibili opzioni applicabili ad una questione/problema portata dai genitori. Ciò al fine di raggiungere accordi propri, consapevoli e ponderati,
– un aiuto ai genitori per attraversare il conflitto e sperimentare un confronto cooperativo per portare in salvo il legame genitoriale, nonostante la fine della relazione di coppia,
– un’attenzione agli interessi e alle preoccupazioni comuni,
– un approccio imparziale, in quanto lo scopo del mediatore familiare è quello di condurre e curare il processo, concentrandosi a portare la sua attenzione ed aiuto professionale alla coppia al fine di trovare un nuovo equilibrio e benessere per tutta la famiglia e che, dunque, entrambi i genitori escano soddisfatti dalla stanza di mediazione,
– un’attenzione e cura primaria al benessere ed alle necessità dei figli,
– un ambiente informale dove il mediatore familiare è attento a curare e mantenere sempre un clima di confronto e di discussione costruttiva,
– un costo ed un tempo inferiore rispetto alle procedure giudiziarie.
HOW. Come si struttura?
Il percorso è limitato nel tempo e si struttura in un minimo di 5/6 incontri ed un massimo di 11/12 di un’ora e trenta minuti ciascuno.
Il primo incontro è gratuito ed informativo, inoltre può avvenire individualmente con ciascun genitore; i successivi incontri, invece, avvengono alla presenza congiunta di entrambi i genitori, sono a pagamento ed il costo è diviso nella misura del 50% tra gli stessi.
Generalmente tra un incontro ed un altro intercorrono quindici giorni per dare alle parti il tempo di sperimentare quanto deciso al termine di ogni colloquio ed eventualmente apportare delle modifiche. Non solo, anche per permettere alla famiglia di elaborare ed entrare a piccoli passi nella nuova organizzazione familiare.
Il percorso termina con la redazione di un documento, sottoscritto da entrambi i genitori, che riassume gli accordi concordati durante tutto il percorso.